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Certificazione Plastica Seconda Vita | PSV

November 07, 2022
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Plastica Seconda Vita è un sistema di certificazione ambientale di prodotto dedicato ai materiali e ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata o da altri circuiti post-consumo ed ai materiali ed ai manufatti ottenuti da rifiuti industriali. Lo schema nasce con l’intento di valorizzare la qualità della plastica da riciclo e garantire la rintracciabilità dei materiali riciclati, come richiesto dagli standard tecnici, tra cui le norme italiane della serie UNI UNIPLAST 10667 ed europee della serie EN 15343.

In un’epoca in cui la tutela ambientale è un’esigenza mondiale improrogabile, trasformare i rifiuti in risorse diviene una priorità: obiettivo raggiungibile adottando un’economia circolare che permetta di estendere il ciclo di vita dei prodotti, riducendo i rifiuti al minimo. A differenza del modello economico lineare basato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare, gettare”, il modello di produzione e consumo auspicato implica il riciclo dei materiali con l’obiettivo di reintrodurli, laddove possibile, nel ciclo economico come materia prima da utilizzare per la produzione di beni e manufatti.

Il riciclo della plastica comporta indubbi vantaggi in termini di riduzione dell’impatto ambientale, è dunque fondamentale adottare delle politiche in questa direzione.

Oggi, rispetto al passato, abbiamo i mezzi e le conoscenze per operare scelte consapevoli per la salvaguardia dell’ambiente: favorire lo sviluppo sostenibile è un dovere comune.

Plastica Seconda Vita (di seguito PSV) è un sistema di certificazione ambientale di prodotto dedicato ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata o da altri circuiti post-consumo ed ai materiali ed ai manufatti ottenuti da rifiuti industriali. Lo schema, di proprietà di IPPR, Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, nasce con l’intento di valorizzare la qualità della plastica da riciclo e garantire la rintracciabilità dei materiali riciclati, come richiesto dagli standard tecnici adottati da anni dal settore, tra cui le norme italiane della serie UNI UNIPLAST 10667 ed europee della serie EN 15343. Tali norme individuano quei requisiti minimi che il polimero da riciclo deve possedere affinché lo stesso sia idoneo e performante per la sua trasformazione in un manufatto.

PSVè indirizzato:

  • Alle aziende, in quanto consente la qualifica di manufatti e di materie prime seconde;
  • Alle Pubbliche Amministrazioni, perché consente il riconoscimento dei manufatti rientranti nel meccanismo degli Acquisti Pubblici Verdi (GPP o Green Public Procurement);
  • Ai cittadini, perché consente loro di effettuare scelte eco-compatibili e attuare comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale;
  • Alla Grande Distribuzione Organizzata, in quanto consente di rispondere attivamente alle richieste di una clientela sempre più sensibile ai temi ambientali.

Operativamente PSV applica il concetto di “rintracciabilità” dei materiali riciclati e consente di calcolarne il contenuto in materiali e manufatti secondo quanto previsto dalla norma UNI EN ISO 14021 in termini di bilancio di massa. Inoltre, l’esistenza di una dichiarazione di conformità del materiale alle specifiche UNI-UNIPLAST 10667 o alle specifiche EN 15343, è prerequisito necessario per la certificazione a marchio PSV delle materie prime seconde e dei manufatti con esse realizzati.

Il regolamento per la certificazione e il mantenimento PSV è riconosciuto da Accredia e consente di soddisfare i requisiti di oggettività, accessibilità, imparzialità e indipendenza delle etichettature che possono essere espressamente richieste dagli enti appaltanti (come previsto dall’art. 69 del Codice Appalti); per questo motivo lo schema è citato dai decreti riportanti i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il Green Public Procurement come mezzo di verifica della conformità del contenuto di plastica riciclata.

PSV è attualmente l’unico schema italiano, tra i sei approvati dalla Circular Plastics Alliance (CPA), che comunica all’UE l’impiego di plastiche riciclate con l’obiettivo ultimo di riutilizzare 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata entro il 2025. Gli audit PSV verificano il bilancio di massa sull’intero anno solare: è quindi possibile utilizzare i dati ottenuti per la registrazione, tramite i sistemi approvati da CPA per questo passaggio, dei volumi di plastiche riciclate da pre o da post consumo incorporate in nuovi prodotti.

All’ottenimento della certificazione PSV, l’organizzazione può utilizzare il relativo marchio con dicitura permanente in funzione della tipologia e della composizione del materiale/manufatto:

  • PSV da Raccolta Differenziata: certificazione del contenuto di riciclato e della rintracciabilità di materiali, semilavorati, manufatti ottenuti utilizzando polimeri derivati dai rifiuti della raccolta differenziata o di altri circuiti post-consumo in percentuali dal 30% al 100%;
  • PSV da Scarto Industriale: certificazione del contenuto di riciclato e della rintracciabilità di materiali, semilavorati, manufatti contenenti polimeri ottenuti da rifiuti di origine industriale in percentuali dal 30% al 100%;
  • PSV MixEco: certificazione del contenuto di riciclato e della rintracciabilità di materiali, semilavorati, manufatti ottenuti utilizzando polimeri derivati da rifiuti di origine industriale o provenienti da raccolta differenziata, che non rientrino nelle casistiche definite dalla Circolare 4 agosto 2004 (in attuazione del DM 203/2003), ma che contengano materie plastiche da riciclo con una percentuale minima del 30%. Nel caso in cui tale limite minimo non possa essere raggiunto per documentato limite tecnologico o per previsione di leggi, regolamenti e norme tecniche cogenti, è possibile certificare un contenuto minimo diverso ma comunque non inferiore al 10%;
  • PSV Food: certificazione del contenuto di riciclato e della rintracciabilità di materiali e manufatti destinati al contatto con alimenti. Tale marchio si applica a materie plastiche pre-consumo e/o post-consumo realizzate con tali materiali o che siano utilizzate dietro una barriera funzionale. Il contenuto minimo di riciclato non deve essere inferiore al 30%;
  • PSV Bag: certificazione del contenuto di riciclato e della rintracciabilità delle borse riutilizzabili. La percentuale di contenuto di riciclato non deve essere inferiore al 35% per le borse destinate alla distribuzione alimentare, al 15% per le borse destinate alla distribuzione non alimentare.

Per organizzare una call di approfondimento tecnico o per maggiori informazioni contatta il Sales Executive di area, o scrivici a ESG.sustainability.italy@sgs.com

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